Fisco facile per hobbisti e creativi.
Le regole fiscali per hobbisti da rispettare per partecipare in tranquillità ai mercatini.
Noto sempre più spesso tra le mie conoscenze il crescere di una grossa confusione in materia fiscale relativa alle partecipazioni a mercatini per hobbisti e creativi. A volte i dubbi che attanagliano fanno si che siano “bloccati” dal partecipare a tali iniziative.
Voglio provare a fare un po’ di ordine al fine di aiutare qualcuno di voi ad affrontare le prossime prove natalizie con un po’ di chiarezza in più.
Prima di tutto dobbiamo identificare l’hobbista o il creativo come un soggetto fisico che vende in modo occasionale, prodotti del proprio ingegno e abilità dal prezzo modico (inferiore ai 250,00 per ogni prodotto).
- Di solito opera in mercatini a tema (esempio: i mercatini di Natale).
- L’hobbista non è un professionista, non possiede partita iva.
- L’attività dell’hobbista deve essere “occasionale” ovvero non organizzata, non professionale, cioè non deve essere un’attività ordinaria, ma sporadica, e soprattutto limitata nel tempo (non più di 30 giorni all’anno).
- I compensi dell’hobbista NON possono superare i 5.000 euro lordi nell’anno solare.
Se si possiede questo piccolo reddito da prestazione occasionale come unico ( è inferiore a 4.800,00 € ) non serve neppure compilare la dichiarazione dei redditi.
In caso differente ( ho un lavoro dipendente, e faccio qualche mercatino a Natale) andrà compilato L’UNICO, questo reddito dovrà essere inserito nella sezione L – Redditi Diversi.
Se si esce dai requsiti indicati sopra si rientra in altre casistiche dove è necessario adempiere ad altri obblighi fiscali.
Di solito un hobbista partecipa a un mercatino occasionale organizzato da un’associazione o da un ente pubblico come il comune, che vi farà compilare la documentazione necessaria per “la vendita temporanea”. In questo caso sempre meglio informarsi con il comune dove si svolge la manifestazione o l’ente che l’organizza degli eventuali formulari da compilare.
Si può partecipare anche a più mercatini in un anno a patto che non si esca dai requisiti indicati sopra (non più di 30 giorno nell’anno solare e i limiti di reddito).
Durante il mercatino sono da esporre i prezzi in modo chiaro (che ricordo NON includono IVA) e và rilasciata una ricevuta NON FISCALE. I blocchetti di ricevute generiche si trovano in tabaccheria o vanno compilati con tutti i dati inciati e numerati progressivamente.
Attenzione alcuni comuni o regioni hanno regolamenti leggermente diversi, consiglio sempre di chiedere al comune dove si svolge il mercatino.
Potete trovare altre utilissime informazioni nel libro “Fisco amico. Come trasformare il tuo hobby in business” di CARMEN FANTASIA. (edizione Lumina, prezzo 15,00 euro)
Link per acquistarlo http://www.edizionilumina.it/FiscoModulo.pdf
Non mi resta che augurarvi un buon lavoro!
Cristiana | farecreare
Grazie, per fortuna ho trovato il tuo sito! Ho creato delle magliette con un’amica e non sapevo come comportarmi! Flavia
Ciao Flavia, sono contenta che il mio articolo sia stato utile. Ciao
Scusa la domanda magari sciocca:io faccio ad uncinetto orecchibi e collane,partecipo a qualche mercatino ma devo fare un autocettificaxione di qualcosa?ne sento parlare ma non capisco..grazie
ps io abito in provincia di brescia
roberta
Ciao Roberta, le indicazione che trovi scritte, sono la base, uguale per tutta Italia. Esistono poi specifici regolamenti regionali. Ad esempio, in veneto per partecipare ai mercatini è obbligatorio un patentino di hobbista che si fa presso il comune, e un’elenco della merce esposta da presentare al mercatino depositata in comune dove si svolge.
È possibile che in altre regioni i regolamenti siano diversi. Ti consiglio di informarti con il comune dove si svolgono i tuoi mercatini, loro devono sapere cosa risponderti esattamente. Ciao Cristiana
Ciao… Ho un chiarimento… Ma é regolare avere siti Internet e pagine facebook dove vendere le creazioni come hobbista? L’articolo parla solo di mercatini occasionali !
Gentile sonia, certo che è regolare, però bisogna fare le proprie attività rispettando le regole fiscali del territorio italiano. Se cerchi in internet trovi diversi argomenti a proposito. Ciao Cristiana
ciao son mario e faccio artigianato di cuoio …creo del cuoio da tipi diversi di animali come capre e vitelli me lo faccio da me e poi una volta divenuto cuoio ne faccio oggetti..da bracciali cinture portafogli e molto altro, vorrei creare un reddito come ho letto di 5000 euro annuo ma a chi devo chiedere all’inps e cosa devo presentare? Poi posso vendere ovunque in italia? Per fare il permesso bisogna chiedere al comune di residenza oppure a qualsiasi comune dove si espone?
Ciao Mario, posso risponderti per come ho compreso io la regolamentazione. Se poi hai bisogno di informazioni più complete ti consiglio di chiedere una consulenza con un professionista dei redditi. Se il tuo unico reddito è questo lavoretto da hobbista (limite massimo di 5000 euro all’anno) non devi presentare nulla a Inps. Di solito se si partecipa a Mercatini, bisogna informarsi con il comune dove si svolge l’evento, la necessità di eventuali permessi o licenze. Purtroppo varia da regione a regione e quindi non esiste un regolamento unico.
Ciao
Grazie mille del tuo chiarimento
Posso chiederti come ci si comporta se il proprio hobby riguarda dolci? Io sogno di poter partecipare a mercatini di natale vendendo dei biscotti decorati. come posso fare?
Dolci? Mmmhh entriamo nel campo della somministrazione di alimenti (anche se confezionati) e le regole sono molto più ferree. Prima di tutto: l’elenco ingredienti completo, la data di scadenza e poi penso ti servirà una licenza. Meglio sempre in questi casi confrontarsi con l’ufficio igiene del comune. Una volta serviva anche il librettosanitario ersonale, ora non più. Ma potrei sbagliarmi, meglio confrontarsi con gli adetti dell’ufficio sanitario. Ciao
Ciao Cristiana,mi hanno segnalato il tuo sito ed ho letto il tuo articolo molto interessante,presto comprerò il tuo libro in quanto sono hobbista da 8 mesi con bigiotteria e ho fatto 4 mercatini. Sono della Toscana,faccio mercatini sia con pro loco che con i vari comuni. Le mie domande sono queste,i prezzi: sapevo che non si possono esporre mentre nei mercatini i miei compagni li mettono perchè dicono che al cliente fa più piacere se non sta a chiedere ogni volta e che nessuno gli ha mai vietato l’esposizione dei prezzi,altro cosa i siti internet: Io mi sono appoggiata a quelli più famosi come miss hobby ecc… ma tanti clienti mi chiedono un sito mio proprio perchè se vogliono fare un acquisto non devono starci 3 ore a scegliere,calcolare la spesa anche se piccola e poi scrivere a me una email ecc…. ma vogliono un sito con il carrellino dove tutto avviene automatica,veloce e in un solo sito. Io per ora ho la mia pagina facebook e un blog dove poi i clienti devono passare al sito e-commerce di miss hobby e chiedo si può? E’ legale? Quando faccio queste domande a chi mi dice sì e a chi no e non ci capisco più nulla,so solo che voglio fare le cose in regola senza avere problemi futuri. Se mi puoi aiutare,grazie mille Cristiana.
Ciao Silvia, intanto grazie per avermi scritto. Prima cosa, il libro che cito nell’articolo non è mio. L’ho acquistato anch’io per comprendere meglio le regole per gli hobbisti, ed è scritto da una commercialista, quindi da un professionista. Per quanto riguarda il link dal tuo sito alle piattaforme di market place dove vendi i tuoi oggetti online, direi che è tutto normale. I market place come Miss Hobby, ALittleMarket, DaWanda ecc sono nati proprio con lo scopo di permettere agli hobbisti di vendere qualche loro opera fatta a mano senza doversi sobbarcare il pesante onere di acquistare un proprio programma di e-commerce (oneroso, ma anche difficoltoso da configurare). Per i prezzi delle creazioni ai mercatini, da quanto mi risulta vanno esposti.
Ciao
Cristiana
Grazie mille per la risposta molto esaudiente,per il sito ne avevo visto uno da fare con webnode tutto automatico e facile a 80 euro all’anno,quelli grossi no perchè appunto come dici tu sono difficili da montare e costano troppo comunque valuterò se sono un minino affidabili o meglio,grazie ancora 🙂 cordiali saluti.
Salve, complimenti per l’articolo. Appurato di rientrare nei requisiti per essere considerati hobbisti e di non avere obbligo di ricevuta fiscale né generica, con quali dati si dovrebbe compilare la ricevuta non-fiscale anche fuori dai mercatini?(se uno decidesse ugualmente di farla per “tener conto” delle e poter dimostrare di essere sotto i 5mila, conviene?) Basta mettere numero progressivo + oggetto + prezzo + nomi acquirente-venditore (senza residenza e senza codici fiscali)? Il dubbio principale riguarda la marca da bollo: sulla ricevuta anche generica andrebbe messa, ma se il prezzo è di valore bassissimo ad esempio 10€, è vero che si può lasciare il quadratino vuoto? Grazie molte!
Ciao Andy,
Non sono un fiscalista, per cui a domande così generiche mi dovrei informare bene anche io, prima di scrivere cose errate. Partita iva non ne hai giusto? Quindi al mssimo il docie fiscale. Marca da bollo? Ma se non è obbligatoria la registrazione perché la marca da bollo?
Salve Cristiana sono un artigiana della pelletteria, conosco abbastanza bene il mondo dei mercatini artigianali ne ho fatti diversi negli ultimi anni e con il tempo ho messo a fuoco quello che si addice meglio ai miei articoli.
Resto comunque molto incuriosita da quello che riguarda le vendite “itineranti”, in un momento come questo in cui tutto è regolamentato, e anche fare mercatini comporta spese non indifferenti mi chiedo.. in che categoria rientrano le persone che vendono articoli d’epoca come cartoline, oggettistica, bigiotteria ecc.? Non sono operatori dell’ingegno, non hanno p. iva, e non emettono nessun tipo di ricevuta.
Saluto e ringrazio anticipatamente 😉
Ciao Giovanna, l’articolo che hai letto è di qualche anno fa e forse andrebbe anche aggiornato dato che la materia fiscale in questo caso cambia velocemente. Conosciamo bene la questione mercatini, hobbisti ecc…
Per casi specifici consiglio sempre di appoggiarsi a un professionista o almeno al CAF che si occupa poi della dichiarazione dei redditi.